lunedì 5 maggio 2014

May the fourth be with you. Lo Star Wars Day a Roma tra punti di forza e lati oscuri

Inauguro questo blog con un post dedicato a Star Wars, e non poteva essere altrimenti. Nessun vero nerd o geek può dirsi tale se non apprezza e conosce a fondo quella che è probabilmente la saga cinematografica più influente di tutti i tempi. Ammetto di essere tra quelli che non hanno particolarmente apprezzato l’operazione dei prequel e di nutrire parecchi dubbi sull’opportunità di questi nuovi tre film. Però l’entusiasmo di J.J. Abrams mi ha davvero contagiato e da buon fan non posso che riporre una nuova speranza in questa trilogia a venire (ne parlerò in modo più approfondito in un post dedicato).


Soltanto pochi giorni fa è stato annunciato il cast e, signori, il senso di nostalgia è stato fortissimo. Sono passati trentun anni da Return of the Jedi e di nuovo potremo rivedere insieme Harrison Ford, Mark Hamill, Carrie Fisher, Anthony Daniels, Peter Mayhew, Kenny Baker. Tra i nuovi membri spiccano poi Andy Serkis (chissà se interpreterà un personaggio in carne e ossa o se gli presenterà soltanto le sue doti fisiche e vocali) e Max von Sydow, che è un vero monumento vivente della cinematografia. E poi, ovviamente, c’è una schiera di nuovi promettenti attori. La fotografia in bianco e nero che ritrae il gruppo quasi al completo ha fatto il giro del mondo e trasmette una fortissima potenza evocativa: sembra una sorta di concilio di Elrond, se mi permettete un riferimento a un’altra saga fondativa di tutti gli immaginari contemporanei.

Lo scorso 4 maggio, cioè ieri al momento in cui scrivo, cadeva inoltre la ricorrenza annuale dello Star Wars Day. Tutti gli appassionati sanno quanto il mese di maggio sia storicamente importante per la saga e trovo geniale il gioco di parole con l’iconica frase dei Jedi “may the force be with you”.

Dopo anni di festeggiamenti privati, di reunion “clandestine” e di maratone, finalmente anche l’Italia ha ottenuto la sua celebrazione ufficiale. Ne ha avute anzi due, una a Milano, presso il Disney store e l’altra a Roma, sotto al Colosseo. È evidente come l’acquisizione del brand da parte della multinazionale di Mickey Mouse generi i suoi frutti positivi in termini di marketing e visibilità.

Abitando a Roma sarebbe stato un vero delitto perdermi una simile occasione, quando molti fan sono giunti da tutta Italia. Sotto il patrocinio della Disney la manifestazione è stata organizzata dalla 501st Italica Garrison e dalla Rebel Legion, due autorevoli comunità di appassionati in grado di riprodurre con la massima fedeltà costumi, personaggi e oggetti della saga.

L’iniziativa e lo sforzo sono stati veramente lodevoli, e mi sembra ancora adesso impossibile che si sia potuto organizzare un evento di questa portata all'ombra del monumento più famoso di Roma. Tuttavia, sin dal principio si sono verificati non pochi problemi organizzativi. Le premesse non sono state delle migliori, la notizia dei festeggiamenti è rimbalzata per tutti i siti specializzati tramite uno scarno comunicato stampa che indicava unicamente l’orario di inizio della manifestazione, senza specificarne la durata o tracciarne un pur sommario programma.

Da buon ritardatario sono arrivato in situ circa venti minuti dopo l’apertura delle danze (però so che mi perdonerete se dico tre paroline magche: Roma, giorno festivo, mezzi pubblici). E credo di essermi perso l’unica parata vera e propria svoltasi in mezzo al pubblico. Sì, perché figuranti, giornalisti e una meravigliosa riproduzione a grandezza naturale del fighter TIE Advanced x1, erano appollaiati su una collinetta antistante l’arco di Costantino, che divide la zona pedonale di piazza del Colosseo dalla trafficata via Celio Vibenna (difatti, l’anfiteatro Flavio è ridotto oggi a essere la rotatoria più prestigiosa d’Italia, sigh).


Perdonate la qualità delle foto ma è tutto quello che il mio very cheap smartphone può offrire. Comunque, questa era la situazione al mio arrivo: un fiume di persone che si accalcava intorno ai margini del “colle” per tentare di avere una visuale ravvicinata, con gli uomini della sicurezza a vigilare dall'alto. Ma alla fine si riusciva a vedere molto poco.

Io, il mio carissimo amico Gabriele e la sua dolce metà, coi quali nel frattempo mi ero incontrato, abbiamo provato a passare dall'altro lato per poter ammirare meglio il caccia imperiale, ma la visibilità è risultata ancora peggiore. Nel frattempo, dal lato del Colosseo, lo spiazzo si è riempito in men che non si dica e alla fine si presentava così:


Non posso che gioire per questa affluenza che dimostra l’ampiezza del bacino italiano di appassionati vecchi e nuovi. C’erano moltissime famigliole e tanti, tanti bambini, mi sono stupito a sentirli riconoscere con sicurezza i nomi di tutti i personaggi in costume, persino quelli minori! Dal lato opposto però la situazione era alquanto rischiosa per la sicurezza, con parecchia gente riversata in mezzo al traffico e altra pericolosamente affacciata al ciglio di un alto muraglione.

I costumi erano davvero moltissimi. Certo, mi è capitato di poter osservare qua e là, in anni di fiere e incontri, qualche manipolo di stormtrooper o una maschera di Darth Vader, ma non ho mai assistito a un allestimento così sontuoso. Abbigliamento e trucco sono stati riprodotti fin nei minimi dettagli e il physique du role dei modelli era a dir poco perfetto. Non ricordo di aver visto Chewbacca, il piccolo Anakin, C-3PO e Jabba, ma a parte questi c’erano veramente tutti, alcuni interpretati in differenti versioni, come la Leia di Episodio IV in vesti bianche e acconciatura tipica, o quella sensuale e succinta di Episodio VI, o ancora quella travestita da cacciatore di taglie nello stesso film. Mi hanno colpito molto l’Anakin buono e quello incattivito e gli splendidi abiti di Padmé Amidala, e poi le decine di truppe dell’esercito imperiale, le guardie rosse, una magnifica versione dell’imperatore Palpatine e, ovviamente, Darth Vader.

Uno stormtrooper conversa amabilmente con  Obi-Wan, mmmh...

I mitici, mitici Tusken
 Nel piccolo spazio rialzato che avevano a disposizione, gli attori hanno fatto del loro meglio per interagire con il pubblico in basso, ammiccando e combattendo a suon di spade laser. Come il resto della gente radunata intorno a me, sono riuscito a cogliere solo da lontano alcuni sprazzi di questo magnifico consesso di performer.


Ancora Obi-Wan e la bella jedi Aayla Secura
Mi rendo conto che l’idea di usare una cornice sopraelevata sulla carta potesse sembrare vincente, ma a conti fatti l’assembramento era tale, e lo spazio talmente ristretto, che la scelta si è rivelata controproducente. Una vera passerella al livello del suolo, dove i protagonisti avrebbero potuto sfilare, sarebbe risultata molto più fruibile per tutti. L’impressione mia e della maggior parte dei presenti (perlomeno da quel che ho potuto sentire) è stata quella di uno spettacolo godibile in pieno solo dagli addetti ai lavori, cioè la stampa, i fotografi e gli altri fortunati che si trovavano dentro il cordolo di sicurezza. In particolare il fighter, forse l’attrazione più bella e scenografica, era davvero quasi invisibile dal basso. Bad Taste ha pubblicato delle foto meravigliose, e in generale solo da scatti come questi si può apprezzare davvero la portata dell’evento, che ha assunto innegabilmente un valore più mediatico e pubblicitario che di vera occasione celebrativa e sociale. E questo è un vero peccato.


L'altra nota pesantemente stonata è stata, ahimè, la brevissima durata della festa. Questo Star Wars day romano si è concluso in non più di due ore, non molto, vista soprattutto la gran quantità di persone giunte da tutto il paese, che logicamente si aspettavano di più e sono rimaste parecchio deluse (tra queste ho notato anche certi non sospetti vip, Lello Arena, Jasmine Trinca e Valerio Mastandrea). Mentre i palchi venivano smantellati mi sono giunte delle voci circa dei presunti problemi coi permessi che avrebbero costretto gli organizzatori a chiudere i giochi prima del tempo, ma non credo siano molto fondate, danno solo conto del brusio di scontentezza generale.


Non credo però sia il caso di lagnarsi più del dovuto, come ho già detto si è trattato di un momento unico e di uno sforzo lodevole. Mi auguro davvero che l’iniziativa venga riproposta l’anno prossimo, magari in un’altra cornice più agevole per il pubblico (se si vorrà restare a Roma c’è il Circo Massimo, per esempio, o perché no, l’Eur, i cui palazzi sanno molto di Impero galattico…).

La splendida maglietta indossata per l'occasione dal mio amico Gabriele
Vi lascio un piccolo video che ho realizzato dove si (intra)vedono, tra gli altri, Boba Fett, Leia, l’ammiraglio Ackbar (con la mia voce fuori campo che fa un’imitazione patetica di “It’s a trap!”), due deliziosi Jawa, la jedi Aayla Secura, l’Anakin di Episodio II che tira qualche colpo di spada laser con dei bambini e, dulcis in fundo, lo stesso Anakin in versione Darth Vader.

May the force be with you!

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